Il Mit tira il freno sul correttivo appalti, modifiche al codice rinviate al 2024

 Lo ha annunciato Elena Griglio, che guida il legislativo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti

 Il Codice degli appalti resterà così com’è uscito dalla penna del Consiglio di Stato ancora per un pezzo. Il correttivo atteso da imprese e stazioni appaltanti per la fine dell’anno slitterà «entro la fine del 2024» . Lo ha annunciato Elena Griglio, che guida il legislativo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nel corso del convegno dell’Ance “Opere pubbliche per la crescita. Dal Codice degli appalti ai ritorno del Patto di stabilità”. La dirigente che tiene le fila della riforma inserita nel Pnrr ha parlato di «un decreto legislativo» dai «tempi lunghissimi» perché «necessita di 4-5 mesi solo per le consultazioni con il Consiglio di Stato, la Conferenza unificata e le commissioni parlamentari». Novità di questi giorni anche una circolare del ministero di Porta Pia che interviene nell’articolo 50 del Codice eliminando l’obblogatorietà del ricorso agli affidamenti diretti per i piccoli appalti e risolvendo così una querelle con Bruxelles che aveva sollevato obiezioni perché in conflitto con i principi sulla concorrenza Ue.